Ocone 1910 | Taburno Wine County
www.oconevini.itIl legame indissolubile tra la terra e chi la lavora. Sotto la benefica protezione del monte Taburno e il suo ineguagliabile microclima, la Cantina Ocone conferma e rinnova lo storico sodalizio con i conferitori locali. La loro antica sapienza nella coltivazione delle uve è il presupposto imprescindibile di un processo guidato dall'esperienza della tradizione e orientato dalla conoscenza della ricerca moderna. La nostra è una cantina con 100 anni di storia alle porte del borgo medievale di Ponte, nel cuore del Sannio Beneventano che si estende fino alle pendici del Monte Taburno. Raccontare il territorio in cui nascono i nostri vini vuol dire andare molto indietro nel tempo a rintracciare le origini dell’identità enologica della Campania. La viticoltura campana è nata con le prime popolazioni locali, Campani e Sanniti, ma si è sviluppata con la colonizzazione greca del VII sec a.C. che è venuta a confronto con le esperienze etrusche prima e romane poi, che ne ha esaltato le qualità. L’incontro di tali culture ha determinato le scelte di allevamento della vite e le varietà coltivate ancora oggi, frutto dell’introduzione di varietà greche che hanno influenzato la domesticazione di quelle originarie della Campania. In particolare, tra quelle di origine orientale, ricordiamo l’Aglianico, il cui nome deriva da ellenico, il Greco, mentre tra le altre si citano il Piedirosso, la Coda di volpe e la Falanghina. L’origine del Fiano è più incerta attribuibile secondo alcuni al Peloponneso, secondo altri alla penisola italica (ligure o laziale). Per ricordare la tradizione vitivinicola del nostro territorio, abbiamo identificato i nostri vini con nomi di origine greca e romana che rimandano alle antiche divinità di queste culture e al simbolismo spirituale legato al vino. Esso è sintesi tra territorio e sapere dell’uomo che lo coltiva e ne vinifica i frutti della terra e del sole: in una parola è il nostro terroir.
Read moreIl legame indissolubile tra la terra e chi la lavora. Sotto la benefica protezione del monte Taburno e il suo ineguagliabile microclima, la Cantina Ocone conferma e rinnova lo storico sodalizio con i conferitori locali. La loro antica sapienza nella coltivazione delle uve è il presupposto imprescindibile di un processo guidato dall'esperienza della tradizione e orientato dalla conoscenza della ricerca moderna. La nostra è una cantina con 100 anni di storia alle porte del borgo medievale di Ponte, nel cuore del Sannio Beneventano che si estende fino alle pendici del Monte Taburno. Raccontare il territorio in cui nascono i nostri vini vuol dire andare molto indietro nel tempo a rintracciare le origini dell’identità enologica della Campania. La viticoltura campana è nata con le prime popolazioni locali, Campani e Sanniti, ma si è sviluppata con la colonizzazione greca del VII sec a.C. che è venuta a confronto con le esperienze etrusche prima e romane poi, che ne ha esaltato le qualità. L’incontro di tali culture ha determinato le scelte di allevamento della vite e le varietà coltivate ancora oggi, frutto dell’introduzione di varietà greche che hanno influenzato la domesticazione di quelle originarie della Campania. In particolare, tra quelle di origine orientale, ricordiamo l’Aglianico, il cui nome deriva da ellenico, il Greco, mentre tra le altre si citano il Piedirosso, la Coda di volpe e la Falanghina. L’origine del Fiano è più incerta attribuibile secondo alcuni al Peloponneso, secondo altri alla penisola italica (ligure o laziale). Per ricordare la tradizione vitivinicola del nostro territorio, abbiamo identificato i nostri vini con nomi di origine greca e romana che rimandano alle antiche divinità di queste culture e al simbolismo spirituale legato al vino. Esso è sintesi tra territorio e sapere dell’uomo che lo coltiva e ne vinifica i frutti della terra e del sole: in una parola è il nostro terroir.
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