Il nome FLAT nasce dall'atipicità di questa orizzontalità e rimanda al concetto di appartamento, di avere su un unico piano alto (un terzo piano) un'intera Facility di post-produzione digitale. Flat/appartamento rimanda anche al senso di «accoglienza» e di fare sentire a casa chi lavora all'interno della struttura. Infatti grande attenzione è data alle aree in comune, come cucine e spazio ricreativo. La nostra struttura si trova all'interno della prestigiosa palazzina "Il Girasole" costruita a viale Bruno Buozzi in Roma ad inizio degli anni ’50, uno dei progetti più noti del periodo che è considerato un esempio precoce di architettura postmoderna. «Girasole» è il nome dato dall'architetto Luigi Moretti, che amava attribuire un nome ai propri edifici. In particolare, i panneggi che increspano le pareti laterali della palazzina, in corrispondenza di quelle che erano le camere da letto, catturano i raggi del sole generando e accentuando variazioni di luce, suggerendo così a Moretti il nome “Girasole”. Luogo storico del cinema romano, nello stabile di Viale Bruno Buozzi tra gli anni ‘50 e ’60, hanno abitato, Rosellini (in realtà inizialmente la Bergman con i figli) e Totò. L’appartamento in cui sorge la Flat Parioli Digital è appartenuto proprio ad Antonio De Curtis.