Il nostro progetto nasce quasi per scommessa nel 2008, riprendendo in mano la fattoria storica della famiglia, dove Orazio, il babbo di Marco, nel 1973 ripiantò due ettari di vigna coltivata con vitigni toscani, per lo più sangiovese. Da quella prima vendemmia, ci siamo accorti che forse il vino in Casentino poteva essere una scommessa vincente. Dà qui è nata anche l'esigenza di avere la massima cura per questa terra così generosa, intraprendendo la strada della biodinamica in vigna e del metodo naturale in cantina. La nostra idea era precisa: portare in cantina il miglior frutto di una terra sana e lavorarla nel massimo rispetto della sua espressività, cosicché in ogni bicchiere del nostro vino fosse possibile assaporare un po' di Casentino. Per questo in cantina non utilizziamo lieviti selezionati, tannini, enzimi, stabilizzanti e altre sostanze. I solfiti sono presenti nei nostri vini in quantità limitate e possono variare da 20 a massimo 60 mg/L,. Amiamo questa terra di cui siamo i custodi e ci piace il vino rosso. In realtà anche il bianco e le bollicine... Ma questa è un'altra storia Our project was born almost by bet in 2008, taking over the family's historic farm where Orazio, Marco’s father, in 1973 replanted two hectares of vineyards cultivated with Tuscan vines, mostly Sangiovese. From that first harvest, we realized that perhaps wine in Casentino could be a winning bet. This also gave rise to the need to take the utmost care of this generous land, applying biodynamics to our vineyards and the natural wine making method to our work in cellar. We had a clear plan: taking the best fruit of a healthy soil to the cellar and processing it preserving its original characteristics, so that in every glass of our wine you could taste a bit of Casentino. For this reason we do not use any selected yeasts, tannins, enzymes, stabilizers and other substances in the cellar. Sulphites are present in our wines in limited amounts and can vary from 20 to 60 mg/L