Lilie nasce in un piccolo paesino, nel centro dell’Italia, dall’idea di Elisa e Giorgio, due anime provenienti da parti lontane, per alcuni tratti opposte. Si sono incontrati esattamente a metà strada, in un punto preciso del destino di entrambi. Il nome nasce dall’associazione di due ispirazioni, la prima è Lilith, la prima donna. La prima donna sulla terra, la prima donna creata da Dio, la prima donna ad aver detto “No”. La prima donna ad aver dato priorità alla sua volontà, alla volontà del suo amore. Rifiutò Adamo, rifiutò un destino imposto. Quando i suoi privilegi le furono negati, venuta dalla polvere ma senza la possibilità di essere libera, fuggì e fu giudicata, paragonata ad un demone. Successivamente all’emancipazione femminile, Lilith diventò il simbolo della donna che non dipende dalle volontà maschili, che non subisce i giudizi ma esprime la sua femminilità senza alcun timore. La seconda ispirazione è stata la congiunzione “e”. La congiunzione dell’amore, quell’amore fatto di incontri, incontri di pensieri e di corpi, incontri di emozioni. Lilie ha la stessa passione, la stessa forza, la stessa determinazione per le scelte, per quell’amore che c’è in quei momenti. Quegli istanti unici che fondono i corpi che la indossano. Lilie è unica, in ogni suo capo, in ogni sua manifestazione, risalta le particolarità di chi la indossa, plasmata con tessuti italiani, uniti ad una manifattura Made In Italy che esprime classe, determinazione e sensualità femminile, nella forza e nella volontà di rendere quel momento unico, intimo ed unico. I capi sono creati sui i dettagli di gusto, di emozioni, di stili, di linea e di moda. La donna che sceglie Lilie sceglie un capo che si incontra tra la lingerie e la sartoria, ricamato a mano, disegnato sulle sue curve, sull’unicità del profilo di queste curve.