Una storia semplice quella della Famiglia Cecchi, iniziata con Luigi Cecchi nel 1893, che grazie alle sue qualità di assaggiatore di vini ha dato origine alla dinastia che ancora oggi è conosciuta e apprezzata per la produzione di vini di qualità. La fama di Luigi ben presto è coronata dal successo e inizia a superare i confini nazionali, tanto che già negli anni trenta del Novecento il nome della famiglia valica i confini nazionali e inizia una crescita costante. Negli anni settanta, la famiglia si trasferisce nel comune di Castellina in Chianti, storica zona di produzione del Chianti Classico, dove inizia un percorso produttivo che sarà la firma distintiva di una qualità costante. La fine degli anni ottanta è invece segnata da un’altra sfida importante, la famiglia decide di confrontarsi con un’altra varietà e con un territorio, l’uva è la Vernaccia e l’area di produzione è San Gimignano. Tuttavia, la crescita non si arresta e il 1996 è l’anno della Maremma, acquistati pochi ettari vitati, oggi la Famiglia Cecchi è tra i nomi di spicco di quest’area per vastità e come sinonimo di alta qualità. Si arriva così al 2000, un anno significativo in cui vengono varcati i confini regionali per investire in Umbria, nell’area di Montefalco e nell’uva Sagrantino. Questo viaggio che ha visto toccare vari territori dal 2015 diventa circolare, è infatti questo l’anno in cui Cesare e Andrea, quarta generazione, ritornano a Castellina in Chianti, acquisendo Villa Rosa. Si torna ad investire nella zona di appartenenza dove da sempre si produce Chianti Classico. Da questi vigneti nasce la Gran Selezione Villa Rosa, massima espressione del Sangiovese territoriale.