Spesso, sempre più spesso per fortuna, capita di dover raccontare che cos’è BtoB Circle. Più ne parlo e più capisco che proprio il che cosa è legato al perché. Quando io (Pietro Fortunato) e Sara Re, mia socia e co-founder, abbiamo immaginato il Circle, siamo partiti da qui: perché? In un mondo socialista, inteso come Chiara Ferragni e non Karl Marx, c’era davvero bisogno di un altro social network? La risposta è stata: assolutamente sì! Da una parte, con l’esperienza di BtoB Awards, avevamo recensito e in qualche modo connesso un network di circa 600 imprese d’eccellenza (per noi, per le associazioni di categoria, per le istituzioni e per la comunità di riferimento). Di contro, non trovavamo in Rete un modello analogo che perseguisse le medesime finalità – favorire il network attraverso le idee quanto piuttosto l’avverarsi di quell’adagio che sostiene che “quando non paghi qualcosa è perché il prodotto sei tu”. La nostra risposta a tutto questo – il nostro perché, se preferite – è stato andare avanti tornando indietro, ovvero creare una vera piattaforma di comunicazione che mettesse in contatto 24/7 persone dalle idee diverse ma dal DNA simile: imprenditori. Quelle stesse persone con cui abbiamo la possibilità, a volte anche la fortuna, di conversare quotidianamente e che volevamo potessero finalmente dialogare liberamente tra loro. Io e Sara ci siamo divertiti, quindi, a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se i nostri “best” avessero potuto condividere messaggi, post, video, con altri “best” come loro; cosa ne sarebbe potuto emergere: per loro, per noi, per tutto il territorio. Ecco cos’è BtoB Circle: l’idea di due amici, sinceramente appassionati, che hanno immaginato di costruire un luogo che non solo non c’era, ma che soprattutto mancava. Il risultato è che oggi il nostro Circle è una piccola piattaforma piena di persone straordinarie, a cui cui cerchiamo di offrire tutto il necessario per potersi esprimere nella maniera più semplice e libera.