Circolo Golf e Tennis Rapallo
www.golfetennisrapallo.itCharme ottuagenario al golf di Rapallo La Liguria è una terra stretta tra le colline e il mare, si sa. Fin dai tempi più remoti le costruzioni si stringevano l’una alle altre come sorelle in un abbraccio colorato che affaccia al mare. E’ questo che resta impresso nell’immaginario del turista che arriva in quest’angolo di Mediterraneo. Perciò, per chi non lo conosce, stupisce non poco sapere che nei pressi dell’antico monastero medievale di Valle Christi si snoda un lungo percorso verde, tra pini marittimi e alberi secolari. Fin qui arriva il salino nelle giornate di scirocco. Le 18 buche del Golf di Rapallo, ricavate con un disegno armonico nella natura di una piana che sale verso le colline, come quelle pietre antiche dei monaci cistercensi, hanno anch’esse tanta storia da raccontare. Corre l’anno 1929 quando si dà avvio al progetto di un campo da golf di nove buche, della lunghezza complessiva di oltre duemila cinquecento metri, che corrono lungo il fiume Boate, con sentieri tra i faggi e i castagni. Il clima mite e l’umidità persistente in questo angolo di verde alle spalle di Rapallo favoriscono il crescere rapido di una rigogliosa vegetazione: vengono piantate acacie, tigli, eucalipti, platani, e altre specie più esotiche, tra le quali tante palme che ricordano a tutti che qui l’inverno è sempre più clemente che altrove. Ecco perché, fin da allora, a Rapallo si gioca sempre, tutto l’anno fin dalla primavera del 1933. Ed ecco perché ben presto nove buche non bastano più: nel 1970 si dà inizio a un impegnativo ampliamento del percorso, con bonifiche di terreni paludosi, sbancamenti consistenti, scavi di drenaggio e perfino la deviazione del Boate, e infine la messa dimora di tante altre piante a coronare le 18 buche di Rapallo, che già nell’inverno del 1971 ospitano golfisti da tutto il mondo.
Read moreCharme ottuagenario al golf di Rapallo La Liguria è una terra stretta tra le colline e il mare, si sa. Fin dai tempi più remoti le costruzioni si stringevano l’una alle altre come sorelle in un abbraccio colorato che affaccia al mare. E’ questo che resta impresso nell’immaginario del turista che arriva in quest’angolo di Mediterraneo. Perciò, per chi non lo conosce, stupisce non poco sapere che nei pressi dell’antico monastero medievale di Valle Christi si snoda un lungo percorso verde, tra pini marittimi e alberi secolari. Fin qui arriva il salino nelle giornate di scirocco. Le 18 buche del Golf di Rapallo, ricavate con un disegno armonico nella natura di una piana che sale verso le colline, come quelle pietre antiche dei monaci cistercensi, hanno anch’esse tanta storia da raccontare. Corre l’anno 1929 quando si dà avvio al progetto di un campo da golf di nove buche, della lunghezza complessiva di oltre duemila cinquecento metri, che corrono lungo il fiume Boate, con sentieri tra i faggi e i castagni. Il clima mite e l’umidità persistente in questo angolo di verde alle spalle di Rapallo favoriscono il crescere rapido di una rigogliosa vegetazione: vengono piantate acacie, tigli, eucalipti, platani, e altre specie più esotiche, tra le quali tante palme che ricordano a tutti che qui l’inverno è sempre più clemente che altrove. Ecco perché, fin da allora, a Rapallo si gioca sempre, tutto l’anno fin dalla primavera del 1933. Ed ecco perché ben presto nove buche non bastano più: nel 1970 si dà inizio a un impegnativo ampliamento del percorso, con bonifiche di terreni paludosi, sbancamenti consistenti, scavi di drenaggio e perfino la deviazione del Boate, e infine la messa dimora di tante altre piante a coronare le 18 buche di Rapallo, che già nell’inverno del 1971 ospitano golfisti da tutto il mondo.
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City (Headquarters)
Rapallo
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1929
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